Ai tempi del COVid le visite sono più rare, ma ormai sappiamo quanto sia importante la prevenzione. Esistono infatti dei segnali che ci inviano i nostri occhi, che non devono essere sottovalutati, e per essere più chiari ne riportiamo qualcuno.
L’ American Academy of Ophthalmology, ci ricorda che il nuovo Coronavirus si trasmette attraverso gli occhi.
Più volte ci viene detto che è fondamentale lavarsi spesso le mani: mai toccarsi volto e occhi prima di averlo fatto. Perfino gli occhiali, al posto delle lenti a contatto, possono portare un ulteriore livello di protezione. E, nel caso si vogliano usare le lenti a contatto, impiegare – come dice anche la Società Italiana di Oftalmologia – quelle usa e getta.
Se, però, la riduzione delle visite e dell’attività ordinaria si riduce per l’epidemia, esistono dei trattamenti e dei sintomi che non vanno fatti aspettare. Ricordiamo sempre che la vista perduta, infatti, non si recupera.
Ecco quando andare/contattare il vostro oculista
- Per le iniezioni oculari nella terapia di degenerazione maculare o retinopatia diabetica
- Sospendere questi trattamenti fa progredire le malattie
- Se avete degli appuntamenti per effettuarle, non posticipare le oltre il termine
- Quando si avvertono cambiamenti improvvisi alla vista
- che si riduce, diventa sfocata, con macchie scure o ondulazioni o con riduzione del campo visivo
- Quando improvvisamente ci si rende conto di vedere peggio, o di vedere come ‘attraverso una bolla d’acqua’
- Quando aumentano le ‘mosche’ volanti. Soprattutto in condizioni di buona illuminazione, sulle pareti bianche
- Quando sopraggiunge dolore all’occhio, mal di testa, occhio rosso, nausea e vomito.
In questi casi non bisogna sottostimare i sintomi ma chiamare subito il proprio oftalmologo. Sarà lui a valutare la situazione e a consigliare l’azione migliore per proteggere la vista anche durante la pandemia di COVID-19.
Fonte:Iapb Italia
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